E’ il circuito di locali che promuovono la cultura e l’enogastronomia del territorio. Oltre ad offrire la selezione dei migliori prodotti della provincia di Pesaro e Urbino, i vari esercizi commerciali contribuiscono a diffondere le iniziative del programma di Pesaro Capitale italiana della cultura 2024, diventando così veri e propri punti informativi.
Cosa c’è Dop a San Lorenzo in Campo
Nel paese tappa di “Cosa c’è Dop” di questa settimana, ci sono molte tipicità. Qui si coltiva il farro quello più adatto alla pastificazione; qui si coltivano i semi delle cipolle che assicureranno raccolti nel mondo intero; qui ci sono apicoltori e qui c’è una delle più belle collezioni della storia degli usi e costumi della società marchigiana.
San Lorenzo in Campo ospita la collezione Straccini o il Museo delle Terre Marchigiane. L’esposizione raccoglie più di mille pezzi ed è strutturato secondo quattro differenti percorsi: i luoghi di vita, dove sono stati ricostruiti alcuni ambienti della casa rurale del mezzadro, i luoghi d’incontro, in cui vengono mostrati gli spazi dello svago e del contatto con la realtà sociale, i vecchi mestieri con le botteghe e i luoghi di lavoro degli artigiani e le collezioni, sezioni dedicate alla ceramica, agli oggetti in rame e in ferro. Le scenografie sono così curate che visitare il museo è salire nella macchina del tempo.
Anche questa volta, la degustazione guidata di “Cosa c’è Dop” è affidata al gastronomo e sommelier Otello Renzi.
L’appuntamento con Pesaro 2024 e Food Brand Marche, alla scoperta di Casciotta d’Urbino Dop, Formaggio di Fossa Dop, Mozzarella STG, Prosciutto di Carpegna Dop, Pecorino Monte Nerone, formaggi I tipici e Olio Cartoceto Dop, il nostro capitale gastronomico è
Venerdì 11 ottobre, alle 18.30, al “Balù Bar”.
Un bar che fa parte della rete dei “100 locali” che promuovono con brio la cultura e l’enogastronomia del territorio.
Oltre a offrire la selezione dei migliori prodotti della provincia, contribuiscono a promuovere le iniziative in programma per Pesaro capitale della cultura 2024, diventando i punti informativi.
Un movimento di aggregazione, di racconti del presente e di memoria del passato che, presto di mattina fino a tarda sera, alimentano “in tazza piccola” e “grandi piatti” la bella storia di una comunità. Una rete che mette in primo piano i veri luoghi “caldi” della comunicazione, dell’incontro e dello scambio di informazioni su cosa accade durante la “Settimana da Capitale” del loro Comune.