Ripiantumazione di 8 lecci su Viale Regina Margherita

Facciamo chiarezza sulla gestione del patrimonio arboreo

Data:

04 aprile 2024

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Descrizione

Informiamo che sono iniziate le operazioni per la ripiantumazione di 8 lecci in Via Regina Margherita, laddove si è stati costretti ad intervenire con l’abbattimento, operazioni stabilite da tempo da parte dell’Amministrazione. Operazioni svolte con grande perizia che non hanno comportato alcun danneggiamento e/o manomissione della nuova pavimentazione, illuminazione ed arredo urbano.

Cogliamo dunque l’occasione per aggiornare la popolazione sulla questione, portando alla luce ciò che la Relazione botanico-vegetazionale della Dott. For. Carla Bambozzi ha indagato ed evidenziato (Relazione emessa il 20 Novembre 2023).

Doverosa una premessa: come già detto in passato, questa Amministrazione Comunale investe annualmente cifre rilevanti in “Gestione e manutenzione del verde urbano” e monitora costantemente lo stato di salute delle piante del territorio comunale. Questo argomento ci sta molto a cuore, come del resto tutto ciò che ha a che fare con il nostro territorio e ambiente.

Come viene specificato nella relazione della Dott. For. Carla Bambozzi, 𝑖𝑙 𝑓𝑖𝑙𝑎𝑟𝑒 𝑑𝑖 𝑙𝑒𝑐𝑐𝑖 𝑑𝑖 𝑣𝑖𝑎𝑙𝑒 𝑅𝑒𝑔𝑖𝑛𝑎 𝑀𝑎𝑟𝑔ℎ𝑒𝑟𝑖𝑡𝑎 𝑛𝑒𝑙 𝑐𝑎𝑝𝑜𝑙𝑢𝑜𝑔𝑜 ℎ𝑎 𝑒𝑣𝑖𝑑𝑒𝑛𝑧𝑖𝑎𝑡𝑜 𝑛𝑒𝑔𝑙𝑖 𝑢𝑙𝑡𝑖𝑚𝑖 𝑎𝑛𝑛𝑖 𝑠𝑒𝑔𝑛𝑖 𝑑𝑖 𝑠𝑜𝑓𝑓𝑒𝑟𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑓𝑖𝑠𝑖𝑜𝑙𝑜𝑔𝑖𝑐𝑎. 𝑃𝑒𝑟 𝑙𝑎 𝑣𝑎𝑙𝑢𝑡𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒, 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑖 𝑒𝑠𝑒𝑔𝑢𝑖𝑡𝑖 𝑠𝑜𝑝𝑟𝑎𝑙𝑙𝑢𝑜𝑔ℎ𝑖 𝑖𝑛 𝑐𝑎𝑚𝑝𝑜 𝑒 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑒 𝑒𝑠𝑒𝑔𝑢𝑖𝑡𝑒 𝑖𝑛𝑑𝑎𝑔𝑖𝑛𝑖 𝑠𝑢𝑖 𝑛𝑢𝑚𝑒𝑟𝑜𝑠𝑖 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑣𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑖 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑠𝑢𝑠𝑠𝑒𝑔𝑢𝑖𝑡𝑖 𝑛𝑒𝑔𝑙𝑖 𝑎𝑛𝑛𝑖 𝑠𝑖𝑎 𝑎 𝑐𝑎𝑟𝑖𝑐𝑜 𝑑𝑒𝑖 𝑙𝑒𝑐𝑐𝑖, 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑙𝑒 𝑝𝑜𝑡𝑎𝑡𝑢𝑟𝑒, 𝑐ℎ𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑙𝑎 𝑟𝑒𝑎𝑙𝑖𝑧𝑧𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝑙𝑖𝑛𝑒𝑒 𝑒 𝑚𝑎𝑛𝑢𝑓𝑎𝑡𝑡𝑖 𝑐𝑖𝑟𝑐𝑜𝑠𝑡𝑎𝑛𝑡𝑖 𝑙𝑒 𝑝𝑖𝑎𝑛𝑡𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑝𝑜𝑠𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑎𝑣𝑒𝑟 𝑑𝑒𝑡𝑒𝑟𝑚𝑖𝑛𝑎𝑡𝑜 𝑝𝑟𝑜𝑏𝑙𝑒𝑚𝑖 𝑎𝑑 𝑎𝑙𝑐𝑢𝑛𝑖 𝑖𝑛𝑑𝑖𝑣𝑖𝑑𝑢𝑖 𝑑𝑒𝑙 𝑓𝑖𝑙𝑎𝑟𝑒. 𝑆𝑜𝑛𝑜 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑒 𝑖𝑛𝑜𝑙𝑡𝑟𝑒 𝑣𝑖𝑠𝑖𝑜𝑛𝑎𝑡𝑒 𝑙𝑒 𝑓𝑜𝑡𝑜 𝑎𝑒𝑟𝑒𝑒 𝑠𝑡𝑜𝑟𝑖𝑐ℎ𝑒 𝑎 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑖𝑟𝑒 𝑑𝑎𝑔𝑙𝑖 𝑎𝑛𝑛𝑖 1977-1978 𝑓𝑖𝑛𝑜 𝑎𝑑 𝑜𝑔𝑔𝑖, 𝑜𝑙𝑡𝑟𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑙𝑒 𝑓𝑜𝑡𝑜 𝑠𝑐𝑎𝑡𝑡𝑎𝑡𝑒 𝑑𝑢𝑟𝑎𝑛𝑡𝑒 𝑖 𝑐𝑎𝑛𝑡𝑖𝑒𝑟𝑖 𝑒𝑠𝑒𝑔𝑢𝑖𝑡𝑖 𝑖𝑛 𝑝𝑟𝑜𝑠𝑠𝑖𝑚𝑖𝑡𝑎̀ 𝑑𝑒𝑖 𝑠𝑜𝑔𝑔𝑒𝑡𝑡𝑖 𝑎𝑟𝑏𝑜𝑟𝑒𝑖 𝑒 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑒 𝑣𝑒𝑟𝑖𝑓𝑖𝑐𝑎𝑡𝑒 𝑙𝑒 𝑐𝑎𝑟𝑎𝑡𝑡𝑒𝑟𝑖𝑠𝑡𝑖𝑐ℎ𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑚𝑎𝑡𝑒𝑟𝑖𝑎𝑙𝑒 𝑢𝑡𝑖𝑙𝑖𝑧𝑧𝑎𝑡𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑙𝑎 𝑝𝑎𝑣𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑖𝑛 𝑝𝑟𝑜𝑠𝑠𝑖𝑚𝑖𝑡𝑎̀ 𝑑𝑒𝑙 𝑐𝑜𝑙𝑙𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑝𝑖𝑎𝑛𝑡𝑒.

Dall’indagine della Dott. For. Carla Bambozzi si evince quanto segue.

-𝑆𝑖 𝑒𝑠𝑐𝑙𝑢𝑑𝑜𝑛𝑜 𝑑𝑎𝑛𝑛𝑖 𝑑𝑜𝑣𝑢𝑡𝑖 𝑎 𝑓𝑖𝑡𝑜𝑝𝑎𝑡𝑖𝑒.

-𝐿𝑒 𝑝𝑖𝑎𝑛𝑡𝑒 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑒 𝑠𝑜𝑡𝑡𝑜𝑝𝑜𝑠𝑡𝑒 𝑔𝑖𝑎̀ 𝑑𝑎𝑖 𝑝𝑟𝑖𝑚𝑖 𝑑𝑒𝑐𝑒𝑛𝑛𝑖 𝑑𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑝𝑖𝑎𝑛𝑡𝑢𝑚𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑎 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑣𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑛𝑠𝑖 𝑑𝑖 𝑝𝑜𝑡𝑎𝑡𝑢𝑟𝑎 𝑐ℎ𝑒 ℎ𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑚𝑜𝑑𝑖𝑓𝑖𝑐𝑎𝑡𝑜 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑙𝑒𝑡𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑙’𝑎𝑟𝑐ℎ𝑖𝑡𝑒𝑡𝑡𝑢𝑟𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑐ℎ𝑖𝑜𝑚𝑎 𝑒 ℎ𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑝𝑟𝑜𝑣𝑜𝑐𝑎𝑡𝑜 𝑙’𝑎𝑝𝑒𝑟𝑡𝑢𝑟𝑎 𝑑𝑖 𝑚𝑜𝑙𝑡𝑒 𝑓𝑒𝑟𝑖𝑡𝑒 𝑑𝑖 𝑡𝑎𝑔𝑙𝑖𝑜 𝑐𝑜𝑛 𝑝𝑜𝑠𝑠𝑖𝑏𝑖𝑙𝑒 𝑖𝑛𝑔𝑟𝑒𝑠𝑠𝑜 𝑑𝑖 𝑐𝑎𝑟𝑖𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑙𝑒𝑔𝑛𝑜.

𝐿𝑒 𝑐𝑎𝑝𝑖𝑡𝑜𝑧𝑧𝑎𝑡𝑢𝑟𝑒 𝑠𝑖 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑝𝑒𝑟𝑝𝑒𝑡𝑢𝑎𝑡𝑒 𝑛𝑒𝑔𝑙𝑖 𝑎𝑛𝑛𝑖, 𝑓𝑖𝑛𝑜 𝑎 𝑓𝑜𝑟𝑚𝑎𝑟𝑒 𝑙𝑒 𝑖𝑛𝑠𝑒𝑟𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑎 “𝑡𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑑𝑖 𝑠𝑎𝑙𝑖𝑐𝑒”, 𝑐𝑜𝑛𝑓𝑜𝑟𝑚𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑖𝑑𝑜𝑛𝑒𝑎 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑝𝑒𝑐𝑖𝑒 𝑞𝑢𝑒𝑟𝑐𝑖𝑛𝑎 𝑖𝑛 𝑜𝑔𝑔𝑒𝑡𝑡𝑜.

𝐺𝑖𝑎̀ 𝑛𝑒𝑔𝑙𝑖 𝑎𝑛𝑛𝑖 80 𝑙𝑒 𝑝𝑖𝑎𝑛𝑡𝑒 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑒 𝑠𝑜𝑡𝑡𝑜𝑝𝑜𝑠𝑡𝑒 𝑎𝑑 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑣𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑛𝑠𝑖 𝑑𝑖 𝑝𝑜𝑡𝑎𝑡𝑢𝑟𝑎, 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑝𝑟𝑜𝑠𝑒𝑔𝑢𝑖𝑡𝑖 𝑛𝑒𝑔𝑙𝑖 𝑎𝑛𝑛𝑖, 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑖𝑛𝑢𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑙𝑜 𝑠𝑣𝑖𝑙𝑢𝑝𝑝𝑜 𝑑𝑖 𝑐𝑎𝑟𝑖𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑙𝑒𝑔𝑛𝑜 (si notano forti capitozzature avvenute nell’anno 2008 ad esempio).

-𝑁𝑒𝑔𝑙𝑖 𝑎𝑛𝑛𝑖 2018-2019 𝑒 2021 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑖 𝑟𝑒𝑎𝑙𝑖𝑧𝑧𝑎𝑡𝑖 𝑖 𝑙𝑎𝑣𝑜𝑟𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑙𝑎 𝑛𝑢𝑜𝑣𝑎 𝑝𝑎𝑣𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑒 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑒𝑚𝑝𝑜𝑟𝑎𝑛𝑒𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑖 𝑚𝑒𝑠𝑠𝑒 𝑖𝑛 𝑜𝑝𝑒𝑟𝑎 𝑙𝑒 𝑡𝑢𝑏𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑙𝑒 𝑐𝑜𝑛𝑑𝑜𝑡𝑡𝑒 𝑖𝑑𝑟𝑖𝑐ℎ𝑒.

𝐷𝑎𝑙𝑙𝑒 𝑓𝑜𝑡𝑜 𝑠𝑖 𝑒𝑣𝑖𝑑𝑒𝑛𝑧𝑖𝑎 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑖 𝑙𝑎𝑣𝑜𝑟𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑖𝑙 𝑟𝑖𝑓𝑎𝑐𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑝𝑎𝑣𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑎𝑏𝑏𝑖𝑎𝑛𝑜 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑒𝑠𝑠𝑎𝑡𝑜 𝑖𝑛 𝑚𝑎𝑛𝑖𝑒𝑟𝑎 𝑚𝑎𝑠𝑠𝑖𝑣𝑎 𝑔𝑙𝑖 𝑎𝑝𝑝𝑎𝑟𝑎𝑡𝑖 𝑟𝑎𝑑𝑖𝑐𝑎𝑙𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑝𝑖𝑎𝑛𝑡𝑒. 𝑃𝑟𝑒𝑠𝑢𝑚𝑖𝑏𝑖𝑙𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑙’𝑒𝑛𝑡𝑖𝑡𝑎̀ 𝑑𝑖 𝑟𝑎𝑑𝑖𝑐𝑖 𝑡𝑎𝑔𝑙𝑖𝑎𝑡𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑒̀ 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑎 𝑡𝑎𝑙𝑒 𝑑𝑎 𝑝𝑟𝑜𝑣𝑜𝑐𝑎𝑟𝑒 𝑑𝑎𝑛𝑛𝑖 𝑖𝑛𝑔𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑎𝑙𝑙𝑒 𝑝𝑖𝑎𝑛𝑡𝑒.

Per quanto riguarda il tipo di pavimentazione realizzata: 𝑞𝑢𝑎𝑛𝑡𝑜 𝑠𝑖 𝑒𝑣𝑖𝑛𝑐𝑒 𝑑𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑟𝑖𝑐𝑒𝑟𝑐𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑐𝑎𝑟𝑎𝑡𝑡𝑒𝑟𝑖𝑠𝑡𝑖𝑐ℎ𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑚𝑎𝑡𝑒𝑟𝑖𝑎𝑙𝑒 𝑢𝑡𝑖𝑙𝑖𝑧𝑧𝑎𝑡𝑜 𝑒 𝑑𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑑𝑜𝑐𝑢𝑚𝑒𝑛𝑡𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑓𝑜𝑟𝑛𝑖𝑡𝑎 𝑑𝑎𝑙𝑙’𝑖𝑚𝑝𝑟𝑒𝑠𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑝𝑟𝑜𝑑𝑢𝑐𝑒 𝑖𝑙 𝑚𝑎𝑡𝑒𝑟𝑖𝑎𝑙𝑒 𝑒̀ 𝑐ℎ𝑒 𝑙𝑎 𝑟𝑒𝑠𝑖𝑛𝑎 𝑒̀ 𝑐𝑒𝑟𝑡𝑖𝑓𝑖𝑐𝑎𝑡𝑎 𝑝𝑒𝑟 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒 𝑎𝑙𝑡𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑝𝑜𝑟𝑜𝑠𝑎 𝑒 𝑝𝑒𝑟𝑚𝑒𝑎𝑏𝑖𝑙𝑒 𝑒 𝑞𝑢𝑖𝑛𝑑𝑖 𝑖𝑑𝑜𝑛𝑒𝑎 𝑎𝑙𝑙’𝑢𝑠𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑛𝑒 𝑒̀ 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑓𝑎𝑡𝑡𝑜 𝑙𝑢𝑛𝑔𝑜 𝑖𝑙 𝑓𝑖𝑙𝑎𝑟𝑒.

Viene quindi sfatata definitivamente una “narrazione” che per troppo tempo da parte di alcuni si è data dell’accaduto, ai soli fini di denigrazione del lavoro dell’Amministrazione e per motivazioni, ci viene da pensare, eminentemente elettorali.

Sempre dalla relazione specialistica: 𝐿𝑎 𝑟𝑒𝑎𝑙𝑖𝑧𝑧𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑔𝑙𝑖 𝑠𝑐𝑎𝑣𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑙𝑎 𝑝𝑜𝑠𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑡𝑢𝑏𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 ℎ𝑎 𝑖𝑛𝑣𝑒𝑐𝑒 𝑝𝑟𝑜𝑣𝑜𝑐𝑎𝑡𝑜 𝑙𝑎 𝑟𝑒𝑐𝑖𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝑟𝑎𝑑𝑖𝑐𝑖 𝑠𝑢𝑙 𝑙𝑎𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑐𝑎𝑟𝑟𝑒𝑔𝑔𝑖𝑎𝑡𝑎 𝑠𝑡𝑟𝑎𝑑𝑎𝑙𝑒. 𝑄𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑝𝑜𝑡𝑟𝑒𝑏𝑏𝑒 𝑎𝑣𝑒𝑟 𝑐𝑟𝑒𝑎𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑖 𝑝𝑟𝑜𝑏𝑙𝑒𝑚𝑖 𝑎𝑙𝑙𝑒 𝑝𝑖𝑎𝑛𝑡𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑓𝑖𝑙𝑎𝑟𝑒.

Riferito agli interventi di potatura negli ultimi decenni: 𝐷𝑎𝑙𝑙’𝑎𝑛𝑎𝑙𝑖𝑠𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑓𝑜𝑡𝑜 𝑠𝑡𝑜𝑟𝑖𝑐ℎ𝑒 𝑒̀ 𝑒𝑣𝑖𝑑𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑖𝑙 𝑝𝑒𝑔𝑔𝑖𝑜𝑟𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑎𝑙𝑐𝑢𝑛𝑒 𝑝𝑖𝑎𝑛𝑡𝑒 𝑎 𝑠𝑒𝑔𝑢𝑖𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑔𝑙𝑖 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑣𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑖 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑠𝑢𝑠𝑠𝑒𝑔𝑢𝑖𝑡𝑖 𝑛𝑒𝑙 𝑡𝑒𝑚𝑝𝑜.

Ad esempio, in un esemplare analizzato (penultimo leccio prima del Balù Bar), i primi segni di sofferenza appaiono nel 2019, ancor prima del rifacimento della pavimentazione.

Ricordiamo inoltre che:

il leccio posto di fronte all’ex merceria – Piazza IV Novembre, che è fra gli esemplari che abbiamo dovuto dolorosamente abbattere, mostrava segni di avanzata criticità, rilevata da documentazione fotografica, già prima di qualsiasi operazione legata al rifacimento del marciapiede.

i due lecci posti nel parcheggio a fianco del Balù Bar, ove non è stato apposto alcun materiale drenante ma nuove griglie in ghisa sferoidale, erano stati definiti dall’Agronomo Forestale fra gli esemplari più critici.

La relazione si conclude con l’evidenza delle cause del deperimento dell’alberatura dovute in realtà 𝑎𝑑 𝑢𝑛𝑎 𝑠𝑒𝑟𝑖𝑒 𝑑𝑖 𝑐𝑜𝑛𝑐𝑎𝑢𝑠𝑒 𝑑𝑖 𝑐𝑢𝑖 𝑙𝑒 𝑝𝑟𝑖𝑛𝑐𝑖𝑝𝑎𝑙𝑖 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑙𝑒 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑛𝑠𝑒 𝑝𝑜𝑡𝑎𝑡𝑢𝑟𝑒 𝑒𝑠𝑒𝑔𝑢𝑖𝑡𝑒 𝑎 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑖𝑟𝑒 𝑑𝑎𝑔𝑙𝑖 𝑎𝑛𝑛𝑖 ’80 𝑒 𝑙𝑎 𝑟𝑒𝑐𝑖𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝑖𝑚𝑝𝑜𝑟𝑡𝑎𝑛𝑡𝑖 𝑟𝑎𝑑𝑖𝑐𝑖 𝑑𝑢𝑟𝑎𝑛𝑡𝑒 𝑙𝑎 𝑝𝑜𝑠𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑡𝑢𝑏𝑎𝑡𝑢𝑟𝑒. 𝑄𝑢𝑒𝑠𝑡𝑖 𝑓𝑎𝑡𝑡𝑜𝑟𝑖 𝑠𝑜𝑚𝑚𝑎𝑡𝑖 𝑎𝑙𝑙’𝑒𝑠𝑝𝑜𝑠𝑖𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑟𝑎𝑑𝑖𝑐𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑝𝑒𝑟𝑖𝑜𝑑𝑖 𝑝𝑖𝑢𝑡𝑡𝑜𝑠𝑡𝑜 𝑙𝑢𝑛𝑔ℎ𝑖 𝑎𝑙𝑙𝑒 𝑡𝑒𝑚𝑝𝑒𝑟𝑎𝑡𝑢𝑟𝑒 𝑒𝑠𝑡𝑒𝑟𝑛𝑒 𝑎𝑙 𝑡𝑒𝑟𝑟𝑒𝑛𝑜 𝑒 𝑎𝑙𝑙𝑒 𝑠𝑖𝑐𝑐𝑖𝑡𝑎̀ 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑛𝑠𝑒 𝑑𝑒𝑔𝑙𝑖 𝑢𝑙𝑡𝑖𝑚𝑖 𝑎𝑛𝑛𝑖 ℎ𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑑𝑒𝑡𝑒𝑟𝑚𝑖𝑛𝑎𝑡𝑜 𝑖 𝑝𝑟𝑜𝑏𝑙𝑒𝑚𝑖 𝑑𝑖 𝑎𝑣𝑣𝑖𝑧𝑧𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑎𝑙𝑐𝑢𝑛𝑖 𝑖𝑛𝑑𝑖𝑣𝑖𝑑𝑢𝑖 𝑑𝑒𝑙 𝑓𝑖𝑙𝑎𝑟𝑒.

Ci teniamo a sottolineare che:

𝟏) questa Amministrazione non “ha seccato gli alberi del viale” – come qualcuno ha voluto sottolineare – e non è stata a guardare passivamente l’avvizzimento di alcuni esemplari. Tutto il contrario: si è investito in maniera evidente e certamente superiore rispetto a qualsiasi Amministrazione del passato in cura del patrimonio arboreo, contemperando la conservazione del patrimonio arboreo stesso con la sua sicurezza. Il verde pubblico è una ricchezza per l’intera comunità e deve essere gestito con cura ed attenzione, al pari di ogni altro bene pubblico.

Oltre alle attività legate al filare di lecci di viale Regina Margherita, si ricordano fra le altre:

Gli interventi di messa in sicurezza, verifiche tecniche strumentali e potature di tutti gli alberi dei nostri Giardini Pubblici Storici in viale Regine Margherita e via Trieste.

Progetto di riforestazione e riqualificazione del verde dei Giardini Pubblici avviato nel 2019 con la consegna ufficiale del Progetto Forestale e la messa a dimora di 7 nuovi alberi: 3 TIGLI (Tilia cordata) e 3 Alberi di Giuda (Cercis siliquastrum), nel lato lungo dei giardini, a fianco del Viale, e 1 Leccio (Quercus ilex) di fronte alla Scuola dell’Infanzia. Sottolineiamo che gli alberi non hanno una vita eterna, ed esiste anche per loro la senescenza e il termine biologico.

Ripiantumazione avvenuta pochi giorni fa (sempre all’interno dello stesso quadro di interventi del Viale) di un tiglio – il cui tronco era andato incontro ad una lesione importante – a fianco dell’ex chiesa di San Francesco a San Vito sul Cesano.

𝟐) Un fattore importante per i filari di lecci in Viale Regina Margherita l’ha giocato purtroppo il tempo prolungato di apertura dello scavo della nuova condotta idrica. Purtroppo Marche Multiservizi, nonostante gli sforzi encomiabili del suo personale, ha dovuto lasciare scoperto lo scavo per diverso tempo in quanto vi erano perdite nella nuova condotta che non ne consentivano il collaudo.

𝟐 𝐀𝐂𝐀𝐂𝐈𝐄 𝐀 𝐌𝐎𝐍𝐓𝐀𝐋𝐅𝐎𝐆𝐋𝐈𝐎

Visto il vociferare sui social degli ultimi giorni vogliamo specificare i motivi per cui le 2 acacie in Località Montalfoglio sono state “tagliate”. Come ben sapete, questa Amministrazione ha avviato, nel mese di Febbraio, il secondo stralcio dei lavori di ripavimentazione del centro storico di Montalfoglio (intervento che rientra nel bando GAL Flaminia Cesano – Misura 19.2.7.2 “Riuso e riqualificazione dei centri storici”, dal quadro economico complessivo di #100mila euro, cofinanziato al 70% dal GAL appunto e per il restante 30% da fondi comunali). In occasione dei lavori sopracitati si è deciso di capitozzare 2 piante, precisamente 2 acacie. 1 delle 2 acacie presentava segni evidenti di avvizzimento (le foto delle branche tagliate lo dimostrano in maniera inequivocabile, con la presenza di “carie” del legno evidente); perdipiù l’apparato radicale di entrambe le piante creava seri problemi alla pavimentazione (caratteristica che si sarebbe perpetuata con la nuova pavimentazione). Come sempre, “sicurezza” e “incolumità” sono parole d’ordine che questa Amministrazione mette sempre al primo posto. In ogni caso, ne assicuriamo la sostituzione.

𝐍𝐨𝐧 𝐭𝐚𝐠𝐥𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐚𝐥𝐛𝐞𝐫𝐢 𝐚 𝐜𝐮𝐨𝐫 𝐥𝐞𝐠𝐠𝐞𝐫𝐨, 𝐧𝐨𝐧 𝐥𝐢 𝐞𝐥𝐢𝐦𝐢𝐧𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐧𝐨𝐧 𝐫𝐢𝐦𝐞𝐭𝐭𝐞𝐫𝐧𝐞 𝐚 𝐝𝐢𝐦𝐨𝐫𝐚 𝐝𝐢 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐢: 𝐬𝐢 𝐞𝐟𝐟𝐞𝐭𝐭𝐮𝐚 𝐮𝐧’𝐚𝐧𝐚𝐥𝐢𝐬𝐢 𝐩𝐫𝐞𝐜𝐢𝐬𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐢 𝐥𝐮𝐨𝐠𝐡𝐢 𝐞 𝐬𝐢 𝐚𝐠𝐢𝐬𝐜𝐞 𝐝𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐞𝐠𝐮𝐞𝐧𝐳𝐚. 𝐐𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐬𝐢𝐠𝐧𝐢𝐟𝐢𝐜𝐚 𝐚𝐦𝐦𝐢𝐧𝐢𝐬𝐭𝐫𝐚𝐫𝐞: 𝐜𝐚𝐫𝐢𝐜𝐚𝐫𝐬𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐛𝐥𝐞𝐦𝐚𝐭𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐞 𝐫𝐢𝐬𝐨𝐥𝐯𝐞𝐫𝐥𝐞. 𝐅𝐚𝐫𝐞 𝐬𝐞𝐦𝐩𝐥𝐢𝐜𝐞 “𝐩𝐨𝐩𝐮𝐥𝐢𝐬𝐦𝐨” 𝐧𝐨𝐧 𝐜𝐢 𝐚𝐩𝐩𝐚𝐫𝐭𝐢𝐞𝐧𝐞 𝐞 𝐥𝐨 𝐥𝐚𝐬𝐜𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐟𝐚𝐫𝐞 𝐚𝐝 𝐚𝐥𝐭𝐫𝐢.

Il Sindaco Davide Dellonti e l’Amministrazione Comunale tutta

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Pagina aggiornata il 20/05/2024