Chiesa della Pieve (Chiesa di San Biagio)

La Chiesa parrocchiale dedicata a San Biagio, Vescovo e Martire del IV secolo, era esistente da tempo imprecisato fuori le mura, cioè fuori dal paese medioevale.

Immagine principale

Descrizione

Probabilmente costruita intorno al 1500 fu affidata ad un pievano che era alle dirette dipendenze dei monaci benedettini dell’Abbazia. Ed a seguito dei continui diverbi tra il pievano ed i cappellani Abbaziali il Papa Gregorio XIII, con bolla pontificia in data 8 luglio 1572 eresse la Pieve a Parrocchia ed esonerò il Monastero dalla cura delle anime.

L’estratto della bolla, allegata al rogito del Notaio publio Malatesta Cocco di San Lorenzo in Campo, che si trova nel “Libro Protocollo” con data 27 marzo 1577 si assegna alla Parrocchia i beni che dovevano formare il suo patrimonio. La facciata della Pieve è a mattoni a vista ed ha due pietre arenarie che portano due date: MDLXXXI (1581) e MDCCXVIII (1718), la prima indica l’anno di ultimazione dell’edificio, e la seconda l’anno di un suo successivo restauro.

Il primo Rettore della Pieve fu Francesco Belfante (1571), il secondo Simone Durante (1573), il terzo Alberico Alberici (1590), gli altri che seguirono dal 1591 al 1793 ebbero il titolo di Pievani e dal 1806 ad oggi il titolo di arciprete.

Il Pievano Giovanni Horatii (1639 – 1671) fece restaurare l’altare maggiore. Nella canonica si conserva dipinto su tela il ritratto del Pievano Giovanni Battista Gherardi (1758 – 1778).

Nei lavori di restauro, eseguiti nel 1984 nella sacrestia della Cappella del Sacro cuore, tra il tetto ed il soffitto, si sono rinvenuti due piccoli affreschi che raffigurano, uno San Rocco con il tradizionale bubbone sulla spalla, il bastone da pellegrino, nel gesto di dare un pezzo di pane ad un cane; l’altro una flagellazione con tre piccole figure: il cristo e i due flagellatori.

La Cappella del Sacro Cuore è stata affrescata nel 1932 dal prof. Giuseppe Pauri di Grottamare (1882 – 1949).

Nel soffitto quattro grandi quadri rappresentano: la cena di Emmaus, il sacrificio di Melchisedek, Gesù a Betania con Marta e Maria, il profeta Elia ristorato da un angelo.

Le ricche decorazioni alle pareti, i simboli eucaristici, l’altare dorato, le ricche suppellettili rendono la cappella maestosa e festosa.

L’abside in passato recava una pala d’altare, un dipinto su tela, sostituita successivamente da Mons. Francesco Medici con una pregevole vetrata a fuoco con una immagine di San Biagio in abiti pontificali.

Nella Pieve è custodita la Santa Fonte Battesimale. Sono inoltre da segnalare le belle tele della Via crucis dipinte dal pittore Laurentino Nunzi Giuseppe, nato da Andrea e da Polidori Battista coniugi di San Lorenzo in Campo, il 25 gennaio e battezzato il 30 gennaio del 1740 dal Pievano Sac. Giulio Bellini, al fonte battesimale della Pieve, con il secondo e terzo nome di Lorenzo e Mariano.

La XII stazione della Via crucis (la morte in croce di Cristo) che è stata rubata molti anni fa da ladri ignoti, è stata sostituita con una tela dipinta dal pittore Vittorio Fiorelli nel 1986.

Inoltre nella Pieve è ben conservato uno storico e pregevole organo meccanico datato 1779 firmato Giovanni fedele Camerte.

Modalità di accesso:

Accessibile a piedi o su ruota tramite strada asfaltata.

Indirizzo

Contatti

  • Telefono: 0721/774211

Pagina aggiornata il 15/05/2024