Lo Zangolini nel suo “Saggio di notizie istoriche con cenni topografici e statistici della terra di San Lorenzo in Campo” afferma che nel 1620 la fontana non c’era; ma nello stesso luogo, sopra ad un piedistallo era situata una statua di marmo scheggiata nella guancia destra.
I primi dati che ci permettono di risalire approssimativamente all’epoca di costruzione, risalgono al 19 marzo 1656, anno in cui in una deliberazione consiliare, presieduta dal Podestà Seb. Ant. Danieli e radunata dal Magistrato Francesco Durante e dal Gonfaloniere Giombatta Anderlini, con la presenza di tredici Consiglieri di Credenza, si discusse dell’ennesima rottura della vasca e della conduttura dell’acqua per cui occorreva “mantenere la stabilità dell’acqua che serviva per attingere e per abbeverare animali e forestieri”.
La suddetta rottura comportò la decisione di ricostruire la fontana nel punto in cui si trova attualmente per la comodità del popolo e dei passeggeri. La spesa ammontò a circa 100 scudi secondo una stima eseguita dai periti e Deputati delle fonti e dei ponti.
La fontana veniva alimentata dalle sorgenti dei possedimenti dell’Abbazia e con il passare del tempo, con aggiunte e miglioramenti la vasca divenne la fontana del paese.