Chiese minori ed altri luoghi di culto

La popolazione delle nostre campagne a causa delle strade disagevoli, iniziarono a non frequentare più le Chiese dei centri abitati e costruirono delle Chiesette Rurali, più facili da raggiungere e meno impegnative.

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Descrizione

Oltre alla Chiesa dell’Abbazia, della Pieve Parrocchiale di San Biagio, del S.S. Crocefisso, della Pieve Vecchia di San Vito sul Cesano e delle Chiese Parrocchiali di Montalfoglio e San Vito sul Cesano, dei veri monumenti nazionali per la loro importanza storica, artistica e religiosa, esistono anche Chiese più piccole e modeste. 

Molte sono le Chiesette disseminate un po’ ovunque nel nostro territorio. La Chiesa di San Cristoforo, si erge in una posizione panoramica, in un trivio, a metà strada tra Montalfoglio e San Vito sul Cesano. Costruita in epoca remota, fu demolita nel 1825 perché pericolante; ma a seguito delle continue richieste di riedificazione, da parte della popolazione locale, che colpita da diverse calamità tra cui la grandine, invocava la protezione di San Cristoforo, nel 1842 fu ricostruita. Dietro al piccolo altare risaltava un dipinto del Santo, rubato da ignoti diversi anni fa, oggi sostituito da una nuova immagine di San Cristoforo dipinta su tela dal pittore laurentino Vittorio Fiorelli. A curare la manutenzione della Chiesetta provvede la Compagnia di san Cristoforo fondata nel 1891. La Chiesa della Madonna di Costantinopoli, di modeste proporzioni, è stata eretta presumibilmente nel XVII secolo alla periferia del paese sul lato sinistro della strada che conduce a Montalfoglio. Sul lato opposto si erge una vistosa Croce di ferro battuto infissa su un piedistallo in muratura sulla cui facciata era riportata la data di costruzione, che oggi però non si legge più. Probabilmente a seguito delle violente epidemie, i laurentini seppellirono i morti di colera nei pressi della Chiesetta e con l’aumentare dei decessi si iniziò ad utilizzare anche il terreno sul iato opposto ove la Croce con data 17 ricorda le poche sepolture, che vennero abbandonate a causa delle frane. Successivamente nei pressi della zona della Chiesetta di Santa Maria di Costantinopoli fu istruito un vero cimitero, cinto di mura; ma non più utilizzato dopo la costruzione dell’attuale cimitero capoluogo ubicato in Via Mazzalaio. La Chiesa di San Giovanni’ e, situata in località Miralbello nelle vicinanze della strada provinciale 424, nel 1985 è stata collocata su di una parete una immagine della Vergine con il bambino in sostituzione di quella rubata da ladri ignoti, posta li tra il 1855 e il 1860 per volontà di Baldarelli Antonio. Il quadro sembra che fosse pervenuto o dal monastero di Pian Volpello, ora non più esistente, o da una Chiesa di Roma. La Cappella della Madonna di Guadelupo è posta in Via Caprile – Farneto su di una ridente collinetta da cui si gode un magnifico panorama, non se ne conoscono le origini e la storia. La chiesetta cadde in disuso e fu dissacrata e successivamente adibita a stalla per conigli, è stata restaurata e di nuovo benedetta nel 1987. Il nome secondo la tradizione popolare sembra che stia a significare la Madonna che guarda il lupo, ovvero che protegge dai lupi. La Cappella dell’Annunciazione è situata all’incrocio tra Via Molino e Via Rossini; nel suo interno sono custoditi un antico quadro dell’Annunciazione e due tele eseguite recentemente dal pittore laurentino Fiorelli Vittorio. La Chiesetta di Santa Maria del Piano è posta in via Roncaglia nei pressi della Strada provinciale 424, dietro al piccolo altare è appesa al muro una tela raffigurante la Madonna con il Bambino, attribuita forse erroneamente a Giovanni Battista Ferri di Pergola. La Chiesa di San Severo situata nell’omonima località, custodisce una immagine della Madonna di Lourdes eseguita dal pittore Fiorelli Vittorio. Alcune case patrizie laurentine, erano dotate della chiesetta di famiglia, ed ancora sono ben conservate quella nel palazzo Brini detta di Sant’Anna e quella posta nel palazzo Duranti che ormai da tanto tempo non vi si officia più la Santa Messa. A fianco del palazzo Amatori (oggi Residenza per anziani “Zaffiro”) rimane solo un’artistica facciata di una antica cappella, purtroppo in disfacimento in quanto esposta agli agenti atmosferici. Nelle mura di sostegno della antica rocca di San Lorenzo in Campo, rimangono i resti di una antica Chiesa, probabilmente affrescata, purtroppo ora abbandonata e adibita a magazzino. A San Vito sul Cesano rimane ben poco della Cappella della Confraternita del S.S.mo Sacramento, dalle cui pareti sono stati asportati degli antichi affreschi del XVI secolo, attribuiti a Pietro Paolo Agapiti, ed ora conservati nella Chiesa parrocchiale di San Vito. Sempre a San Vito a fianco della Chiesa della Madonna delle Grazie oggi semidistrutta, nel 1580 fu costruito il Conventino di San Francesco. Nel 1586 il Pievano lo rivendicò e lo tolse ai frati, ma a causa delle forti proteste fu costretto a restituirlo. Il convento era comodo, pulito ed ospitava tre frati; nel 1620 fu unito a pergola e nel 1653 cessò definitivamente di esistere. Tra le diverse chiese che hanno segnato il passato storico religioso della nostra comunità, di cui non se ne conosce più nemmeno l’ubicazione precisa, vi era anche quella del Carmine che si trovava a San Lorenzo in Campo all’incrocio tra le attuali vie Garibaldi e Costantinopoli; incamerata dallo stato dopo l’unità d’Italia era stata successivamente acquistata e rivenduta a privati. Gli altri luoghi di culto sono le Cappelle dei Cimiteri di San Lorenzo, Montalfoglio e San Vito ed il Monumento a i Caduti nei giardini pubblici del capoluogo.

Modalità di accesso:

Accessibile a piedi o su ruota tramite strada asfaltata.

Indirizzo

Contatti

  • Telefono: 0721/774211

Pagina aggiornata il 15/05/2024