Presentato il progetto di Rigenerazione Urbana dell'Area Chiosco di Via Molino

Un progetto partecipato e innovativo illustrato dagli studenti della Scuola Secondaria nato dalla co-progettazione fra Amministrazione Comunale, Scuole e Ambito Sociale.

Data:

20 mag 2025

Tempo di lettura:

5 min

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Descrizione

Un esempio concreto di cittadinanza attiva e di progettazione partecipata: è questo il significato profondo del progetto di Rigenerazione Urbana dell’area del Chiosco di Via Molino, ideato e illustrato dagli studenti delle classi terze della Scuola Secondaria di I Grado dell’Istituto Comprensivo “Binotti”. Un’iniziativa promossa dall’Amministrazione Comunale di San Lorenzo in Campo in sinergia con l’Ambito Sociale Territoriale n. 6 di Fano, con il supporto tecnico e metodologico dell’Arch. Beatrice Farneti (Cooperativa OPERA) e il patrocinio dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Pesaro e Urbino.

Il progetto è stato presentato pubblicamente alla presenza del Sindaco Davide Dellonti, della Vice Sindaco Luciana Conti, delegata alla pubblica istruzione e ai servizi sociali ed educativi, dell’Arch. Francesco Gasparoni, responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale, e della Prof.ssa Agnese Tomassetti, docente di Arte e Immagine che ha guidato il percorso didattico con gli studenti durante l’intero anno scolastico.


Un’area strategica da valorizzare
L’area del Chiosco di Via Molino si configura come uno snodo strategico nel tessuto urbano di San Lorenzo in Campo, grazie alla concentrazione di numerose funzioni pubbliche e spazi di socialità: la palestra scolastica di Via Montessori, gli impianti sportivi (tennis e padel), la pista polivalente, il parco giochi dedicato a Mattia Luconi, gli uffici di Poste Italiane, fino alla Biblioteca Multimediale Comunale “A. Cardini”.

Tali caratteristiche rendono questo spazio un vero e proprio fulcro urbano, ricco di potenzialità per la comunità, in particolare per giovani, giovanissimi e famiglie. Da qui la volontà dell’Amministrazione di avviare un percorso di riqualificazione che fosse il più inclusivo e condiviso possibile.


Un modello di progettazione partecipata
Il progetto si è sviluppato seguendo i principi della progettazione partecipata, un metodo che promuove il coinvolgimento attivo dei cittadini – in questo caso, dei più giovani – nella definizione degli spazi pubblici. “Progettare con chi vivrà quei luoghi, e non solo per loro, significa costruire soluzioni più efficaci, radicate nei bisogni reali della comunità”, ha dichiarato la Vice Sindaco Conti.

Grazie al contributo dell’Ambito Sociale n. 6 di Fano, rappresentato dalla Dott.ssa Roberta Galdenzi, è stato possibile avviare un percorso che ha visto gli studenti protagonisti fin dalle fasi preliminari: con il supporto dell’Arch. Beatrice Farneti, è stato somministrato un sondaggio per identificare punti di forza e debolezza dell’area, nonché le funzioni desiderate per il futuro.

Il lavoro è proseguito lungo l’intero anno scolastico con attività laboratoriali, ricerche storiche, rilievi sul campo e disegni tecnici, fino alla creazione di modelli fisici e digitali e all’ideazione di un logo simbolico che valorizza le due “anime” storiche del luogo: il gioco delle bocce e l’antico campo boario.


Le fasi del progetto
Le tappe del processo progettuale sono state:
•    Osservazione diretta dell’area, con sopralluoghi e rilievo fotografico;
•    Analisi tramite questionari e interviste;
•    Ricerca storica sul contesto e sulle attività tradizionali del luogo;
•    Definizione delle richieste del committente, ovvero il Comune;
•    Studio delle funzioni da conservare e valorizzare (come il bar e il gioco delle bocce);
•    Studio delle forme, disegno tecnico, scelta dei materiali e analisi dei costi;
•    Costruzione del modello finale, presentato durante l’incontro pubblico.

I materiali e le soluzioni proposte si ispirano alle più recenti esperienze di rigenerazione urbana in ambito nazionale ed europeo, con una particolare attenzione alla sostenibilità, all’accessibilità e alla valorizzazione della socialità.


Un esempio virtuoso di educazione civica e urbanistica
“Un’area per i giovani, progettata dai giovani” è molto più di uno slogan: è un percorso educativo che ha permesso agli studenti di avvicinarsi concretamente al mondo dell’urbanistica e dell’architettura, ma anche di riflettere sul senso di appartenenza e responsabilità verso i beni comuni. L’iniziativa rappresenta un modello replicabile, in cui scuola, enti pubblici e professionisti lavorano insieme per costruire una visione condivisa del futuro urbano. Un'opportunità preziosa anche per rafforzare il legame tra le nuove generazioni e il proprio territorio. Il progetto sarà illustrato nel dettaglio alla cittadinanza in un evento pubblico che si terrà tra giugno e luglio 2025, in occasione del quale verranno presentati tutti i materiali elaborati dai ragazzi e le prospettive per la futura realizzazione degli interventi.

 

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Pagina aggiornata il 20/05/2025