Continua la ricca stagione teatrale 2025 "1 palco 1000 emozioni" del Teatro Tiberini, promossa dall'Amministrazione Comunale - Assessorato alla Cultura e Turismo.
L'ETERNO MARITO di Fëdor Dostoevskij
Libero adattamento di Davide Carnevali
Regia di Claudio Autelli
Con Ciro Masella e Francesco Villano.
In video Sofija Zobina e Lia Fedetto. Scene Maddalena Oriani. Disegno luci Omar Scala. Musiche originali e sound design Gianluca Agostini. Costumi Margherita Platé.
Video Alberto Sansone
Responsabile Tecnico Emanuele Cavalcanti
Assistente alla regia Valeria Fornoni
Organizzazione Daniele Filosi e Dalila Sena - Co-Produzione LAB121/TrentoSpettacoli con il sostegno di NEXT laboratorio per le idee, Regione Lombardia, Fondazione Caritro, Provincia autonoma di Trento, Centro Servizi Culturali Santa Chiara di Trento.
Quello a cui assistiamo è un racconto che usa la forma epica e i dialoghi in situazione, il teatro e il cinema, il live e il reperto filmico. Due attori compongono uno spettacolo davanti ai loro spettatori. In mezzo al palco nudo c’è la scena di una stanza ai piedi di una parete anche schermo proiettivo. Il confronto tra i due personaggi/attori appare come un duello tra due parti antitetiche di uno stesso insieme.
Vel'caninov/Francesco si trova sempre più immischiato in questo rapporto di attrazione /repulsione con Trusozkij/Ciro. La stessa presenza del suo ospite ricorda a Vel’caninov le proprie responsabilità rispetto ad accadimenti del passato che si volevano dimenticati. Trusozkij è come uno specchio deformato del protagonista stesso. Oltre “la stanza”, la sala teatrale stessa con le sue quinte, le sue maschere, i suoi ingranaggi e i suoi anfratti diventa il luogo naturale per questo duello. Trusozkij condurrà il suo amico nelle segrete del suo essere, lo trascinerà in basso al punto che Vel'caninov stesso arriverà a considerare le sue stesse gesta, il rapporto con l’ospite e collega, e l’ultimo periodo trascorso insieme in quel teatro, “un’ignobile porcata”.
Una storia che si muove sul filo della dicotomia redenzione/perdizione. Una seduta di psicanalisi prima ancora che Freud potesse esporre le sue teorie, una riprova del genio letterario di Dostoevskij espresso in un testo minore da riscoprire.
